domenica 25 agosto 2013

SM 3131 -- Che fare -- 2009


La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 10 novembre 2009

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

C’è un famoso racconto, attribuito ad Esopo, intitolato: il padre, il figlio e l’asino. Un padre anziano, un figlio giovinetto e un asino andavano per la loro strada. Il padre, stanco, sale sull’asino e la gente che li vede passare dice: che egoista quel padre che lascia andare un giovinetto a piedi. Allora il padre scende e fa salire sull’asino il figlio e la gente che li vede passare dice: vergogna: quel giovinetto che lascia andare a piedi il padre anziano. Allora padre e figlio salgono tutti e due sull’asino e la gente dice: vergogna: due persone che sfiancano il povero asino. Allora padre e figlio scendono e vanno a piedi al fianco dell’asino e la gente dice: ma sono proprio scemi quei due che potrebbero andare senza stancarsi. Il racconto non dice come è finita: forse si sono fermati tutti e tre.

giovedì 22 agosto 2013

Charles Tellier (1828-1913), pioniere dell'energia solare, nel centenario della morte

La Gazzetta del Mezzogiorno, giovedì 22 agosto 2013

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

C’è una grande tristezza nello sguardo di Charles Tellier come appare nella fotografia riprodotta nel francobollo da 15 franchi emesso delle Poste francesi nell’aprile 1956 per ricordare il grande ingegnere e inventore. Tellier era nato ad Amiens nel 1828 da una famiglia benestante di industriali tessili, che era andata in rovina con la rivoluzione del 1848, quella che, dopo una lunga serie di scandali politico-finanziari, aveva fatto finire il regno di Luigi Filippo e instaurato la Repubblica. Dopo una breve esperienza di rappresentante di commercio, Charles si dedicò con passione per tutta la vita a inventare delle cose che fossero utili al prossimo, che aiutassero lo sviluppo: la crescente popolazione mondiale aveva bisogno di più alimenti: Tellier pensò di conservare e trasportare a distanza la carne col freddo; nei sottosuoli africani c’erano immense riserve di acqua; Tellier pensò di sollevare tale acqua mediante macchine azionate dall’energia solare, per rendere fertili i deserti.

martedì 13 agosto 2013

SM 3580 -- Viaggiare col Sole -- 2013

La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 13 agosto 2013 

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

Su strada, nel mare, in cielo: è in corso una sfida internazionale per la costruzione di mezzi di trasporto alimentati soltanto con l’energia solare, dotati di motori elettrici funzionanti con pannelli fotovoltaici. I pannelli che si stanno diffondendo sui tetti delle case e nei campi, sotto la spinta di incentivi statali, e che producono elettricità alternativa a quella delle centrali termoelettriche, possono muovere autoveicoli, battelli e aerei con tecnologie in continuo perfezionamento, destinate ad avere ricadute di pace e di miglioramento dell’ambiente.

Alla fine degli anni cinquanta del Novecento, sono diventati disponibili in commercio i pannelli fotovoltaici studiati e sviluppati originariamente per fornire energia ai veicoli spaziali. In quegli anni la tecnologia delle auto elettriche era già matura e sembrava che ci volesse poco per sostituire le pesanti e ingombranti batterie di accumulatori con i leggeri pannelli fotovoltaici, rendendo così le automobili del tutto indipendenti dalla ricarica delle batterie. Ricordo di avere visto, esposta ad una mostra del 1960, una automobile americana azionata con un pannello solare.