giovedì 26 gennaio 2012

Passato e futuro dell'energia solare

Giorgio Nebbia

L’energia solare è sempre stata figlia della scarsità. Quello che si può pensare come il primo atto di questa storia comincia nella seconda metà del XIX secolo: la società industriale dipendeva dal carbone, usato in quantità così rilevante da far temere l’esaurimento delle sue riserve e già riconosciuto come vistosa fonte di inquinamento atmosferico. Di una possibile futura scarsità del carbone aveva parlato l’economista inglese Stanley Jevons (1835-1882) nel libro ”The coal question”, pubblicato nel 1865 e 1888 (una terza edizione sarebbe apparsa nel 1906).  Allora in tanti si misero a guardare al Sole come fonte di energia, sia come surrogato del carbone, sia nella prospettiva di sviluppo di attività economiche nelle colonie africane. Nel 1863 il fisico italiano Antonio Pacinotti (1841-1912) aveva pubblicato le sue prime osservazioni sull’effetto fotovoltaico e termoelettrico, di cui suggerì l’applicazione per la produzione di elettricità dal Sole. Il francese August Mouchot (1825-1912) negli anni 60 e 70 dell’Ottocento costruì delle macchine con le quali, mediante specchi, produceva vapore che alimentava un motore; tale invenzione riscosse una grande attenzione in tutto il mondo; nel 1866 la macchina fu mostrata a Napoleone III che  assegnò un premio all’inventore; una versione perfezionata fu presentata all’Esposizione Universale di Parigi del 1878.

L'alcol etilico carburante: domani o mai ?

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it
  
L’alcol etilico come carburante del domani ? Davanti al continuo aumento del prezzo del petrolio uno sarebbe portato a ritenere che valga la pena considerare la possibilità di ottenere un carburante per autotrazione da materie vegetali, zuccheri, amidi, lignine, cellulose, ecc. che la natura fabbrica ogni anno con i suoi cicli naturali, alimentati dall’energia solare, materie, come si dice, “rinnovabili”. Invece in questi anni le prospettive dell’alcol carburante (chiamato in maniera accattivante “bioetanolo”) sono state messe in discussione con grande vivacità anche da persone che, in via di principio, contestano la dipendenza dal petrolio, sostengono le alternative all’esaurimento delle riserve di combustibili fossili, e le iniziative per diminuire l’inquinamento atmosferico e per attenuare i relativi mutamenti climatici, associati al crescente uso di combustibili fossili.

Perchè l’alcol carburante non piace?

Che l’alcol carburante non piaccia all’industria petrolifera è abbastanza naturale perché il suo uso erode una parte, anche se piccola, del mercato della benzina che è il principale profittevole prodotto della raffinazione del petrolio. Inoltre la diffusione dell’alcol carburante comporta (comporterebbe) dei disturbi nella fase di distribuzione della benzina (la cui qualità merceologica è ora unificata). Nel caso in cui venissero messe in commercio delle miscele di benzina e alcol etilico dovrebbero essere predisposti nuovi distributori e speciali cisterne.

Le merci solari

 Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

Rinnovabili: parola magica che sta ad indicare un gran fermento di attività dirette a produrre energia sotto forma di calore o elettricità dalle inesauribili forze del Sole. Ma troppo poco si discute del fatto che una parte dell’energia fossile non rinnovabile, da carbone, petrolio e gas naturale, cioè di quell’energia dalla cui schiavitù vogliamo liberarci --- finisce nelle merci, negli oggetti di uso quotidiano.

Molti di questi sono stati ottenuti per millenni dai vegetali o dagli animali, risorse rinnovabili, fino a quando i chimici, dall’Ottocento in avanti, hanno scoperto che coloranti, fibre tessili, detersivi, cosmetici, prodotti chimici, fino allora ottenuti dalla Natura, potevano essere ottenuti “utilmente”, dal punto di vista del profitto, non della qualità, da carbone e petrolio.

SM 1582 -- Il Sole per tutti -- 1991

La Gazzetta del Mezzogiorno, 3, 7, 11, 15 e 21 agosto 1991

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

Il Sole, fonte di caldo afoso d'estate per chi lavora e resta in città; il Sole, fonte di felicità e di abbronzature per chi va al mare o in montagna; il Sole regolatore del ritmo delle giornate e delle notti. Copernico e Galileo hanno chiarito, tre secoli fa, il posto relativo della Terra rispetto al Sole, ma che cosa avranno mai pensato, nei trentamila secoli precedenti, quei miliardi di donne e di uomini che hanno guardato, con meraviglia, ansia o terrore, al Sole come fonte di raccolti o causa di siccità ?

Centinaia di trattati e di conferenze scientifiche spiegano le prospettive dell'uso dell'energia solare come fonte di energia, ma gli aspetti meccanici e ingegneristici dei vari dispositivi rischiano di far perdere la visione dell'importanza di tale fonte, ben maggiore di quanto possa apparire dal numero di joule o di kilowattora che le varie macchine producono.

Acqua dolce dal mare con l'energia solare

Acqua dolce dal mare con l’energia solare

Giorgio Nebbia <nebbia@quipo.it>
  
"Acqua, acqua dovunque e non una goccia da bere". Il vecchio marinaio della “Ballata”  del poeta inglese Coleridge aveva di fronte, dopo il naufragio, una distesa di acqua imbevibile ed era tormentato dalla sete. Milioni di km di coste del nostro pianeta sono toccate dall'acqua salata dei mari e non hanno acqua dolce: diventa così difficile viverci, sviluppare l'agricoltura e il turismo.

In generale la situazione è tanto peggiore quanto più ci si trova nella fascia centrale della Terra proprio dove è maggiore l'energia solare disponibile. Da qui l'importanza di utilizzare il calore, ottenibile dalla radiazione solare, per trasformare l’acqua di mare, per distillazione, in acqua dolce: si tratta di ripetere in uno spazio limitato quello che il Sole fa, su grandissima scala, in tutti i mari e gli oceani.

Energia dal moto ondoso

La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 13 maggio 2008, SM 2923

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

Il mare è il più grande collettore di energia solare: la quantità di energia solare che raggiunge ogni anno la superficie dei mari e degli oceani è circa 4000 volte superiore alla quantità di energia utilizzata dagli esseri umani, in questo 2008, sotto forma di petrolio, carbone, energia idroelettrica, geotermica, nucleare. L’intensità della radiazione solare che raggiunge la superficie degli oceani è molto diversa nei vari mesi dell’anno e nelle diverse parti del pianeta e il mare può restituire agli esseri umani, in varie forme economiche, almeno una parte dell’energia che riceve continuamente dal Sole.